Emilia-Romagna
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Consistenza impianti per radiotelecomunicazione (RF)
Descrizione dell'indicatore


Nell’indicatore sono conteggiati gli impianti per radiotelecomunicazione attivi sul territorio regionale e la relativa potenza complessiva, distinguendo per tipologia di impianti (SRB, RTV, ponti radio radiotelevisivi, impianti per l’accesso alla banda larga BWA/FWA in tecnologia WiMax e/o LTE). Viene, inoltre, indicato il numero dei siti per radiotelecomunicazione attivi; per sito si intende una località in cui sono installati uno o più impianti, sulla stessa struttura (palo, traliccio, edificio etc.) o su strutture distinte, ma relativamente vicine.

Per le SRB, il numero di impianti è distinto per gestore/proprietario (Tim, Vodafone, Wind3, Iliad, Tre, RFI, Regione Emilia-Romagna/Lepida, a cui quest’anno si aggiungono Fastewebair e Zefiro, società che gestirà alcuni siti congiunti Wind3-Iliad) e per tipologia (SRB tradizionali e microcelle) ed è, inoltre, riportato il numero di sistemi o servizi di diversa tecnologia su di essi installati, con la relativa potenza. Per le RTV, il numero di impianti è distinto per tipologia (radio e televisioni). I ponti radio radiotelevisivi e gli impianti BWA/FWA sono conteggiati a parte. Infine, al fine di caratterizzarne la pressione ambientale, le due principali categorie di impianti (SRB e RTV) sono confrontate sulla base della potenza complessiva degli impianti e di ulteriori parametri, in particolare il numero di siti, impianti e servizi (per le sole SRB) relativamente all’estensione del territorio delle varie province e regionale e al numero di abitanti per provincia/regione.
Per le SRB i dati disponibili sono pressoché completi, vista la procedura di raccolta dati da tempo consolidata; a partire dal 2019, infatti, è stato reso operativo il nuovo catasto regionale degli impianti SRB che, in collegamento con il catasto nazionale, viene alimentato dai gestori stessi già nella fase di avvio della procedura amministrativa, in relazione alla necessità di aggiornamento delle proprie reti sul territorio regionale.
Per gli impianti radiotelevisivi, il quadro delle informazioni acquisite è in parte ancora non completo, anche a causa dell’elevato numero di soggetti e per il graduale passaggio al digitale terrestre iniziato nel 2010 e concluso nel 2022 (a seguito della delibera del nuovo Piano di Assegnazione delle Frequenze da destinare al Servizio Televisivo Digitale Terrestre, che ha comportato una ricomposizione delle reti nazionali e locali), che ha comportato variazioni sia in termini di numero di impianti che di potenze in gioco.
Dal 2018 si è assistito all'introduzione in Italia del segnale 5G con l'assegnazione della banda di frequenza a 700 MHz liberata dagli impianti televisivi a favore dei gestori di servizi di comunicazione elettroniche a banda larga senza fili.

 


[1] La Società Lepida gestisce, per conto della Regione, la rete radiomobile digitale ERetre dedicata ai servizi di emergenza e pubblica utilità