La maggior parte della rete elettrica regionale, sia come sviluppo in chilometri delle linee, sia come numero di stazioni/cabine, è costituita dagli elettrodotti a bassa e media tensione. La consistenza di tali impianti elettrici è quella che subisce le maggiori variazioni nel tempo, a causa della costruzione di nuovi elettrodotti e di modifiche di quelli esistenti.
Dai dati raccolti e riportati nelle tabelle, si evince che la lunghezza stimata per le linee elettriche a bassa tensione nel 2021 è pari a circa 70.053 km, le linee a media tensione hanno raggiunto una lunghezza complessiva di circa 35.465 km, mentre per le linee ad alta e altissima tensione il dato è aggiornato al 2019 (rispettivamente 3.942 km e 1.314 km).
Per quanto riguarda gli impianti di trasformazione, sezionamento o consegna utente, dai dati raccolti il loro numero in regione, al 2020, è pari a 53.469. Di questi, solo lo 0,6% del totale è rappresentato da impianti di grandi dimensioni, a cui afferiscono linee AAT e AT; in genere, tali impianti, che di per sé potrebbero generare un impatto elettromagnetico notevole, sono ubicati in posizione isolata, in aree recintate e inaccessibili alla popolazione. Di contro, il 99,4% del totale è costituito da piccoli impianti MT/bt, distribuiti in modo omogeneo su tutto il territorio regionale; anche se si tratta per lo più di impianti di dimensioni e complessità ridotte, i valori di corrente uscente, talvolta elevati, unitamente agli spazi ridotti delle aree di installazione e, quindi, alle brevi distanze che intercorrono tra le cabine stesse e le abitazioni circostanti, fanno sì che tale tipologia di impianti elettrici possa risultare di maggiore impatto ai fini dell’esposizione della popolazione.
Nella figura 5 è riportata la distribuzione della densità di linee elettriche rispettivamente AAT/AT e MT/BT nelle diverse province della regione Emilia-Romagna in rapporto alla superficie territoriale, mentre la figura 6 riporta la densità di impianti di trasformazione, sezionamento e consegna di energia elettrica (distinti per tensione). Gli stessi dati sono rappresentati su mappe regionali disponibili nella sezione “Download grafici e tabelle”. A livello provinciale, per le diverse tipologie di sorgenti a bassa frequenza considerate, si notano alcune differenze abbastanza evidenti, verosimilmente legate anche alla diversa densità di popolamento del territorio. Così la provincia di Piacenza risulta avere sempre un minor numero di impianti e linee per unità di superficie, mentre la provincia di Rimini, in genere, ha sempre densità maggiori di impianti e linee in rapporto alla propria superficie rispetto al resto della regione. Per quanto riguarda le linee ad altissima ed alta tensione, le province con maggiore densità per unità di superficie risultano Bologna, Ravenna e Rimini; invece, per quanto riguarda le linee e gli impianti a media e bassa tensione, oltre alla suddetta provincia di Rimini, sono le province di Modena e Bologna ad avere una densità maggiore (verosimilmente anche a causa del fatto che sul loro territorio provinciale coesistono, accanto alle linee gestite ancora da E-distribuzione, anche gli elettrodotti MT/BT di Inrete Distribuzione).
È importante specificare che, di anno in anno, le tabelle e i grafici possono presentare delle differenze dovute non solo a modifiche strutturali delle reti, ma anche al fatto che alcune delle aziende e società coinvolte cambiano la propria ragione sociale, a seguito di riorganizzazioni/fusioni, e altre acquisiscono la gestione e proprietà di altre linee. A tale proposito risultano ormai consolidate le informazioni inerenti il passaggio di proprietà di tutte le linee afferenti alla rete di distribuzione ad alta tensione da e-distribuzione a Terna Rete Italia srl, nonché i dati della parte di rete di distribuzione rimasta in capo ad e-distribuzione (impianti AT, linee ed impianti MT) e delle reti gestite dalle Aziende municipalizzate. Per quanto riguarda le linee di proprietà di RFI che sono entrate a far parte della RTN, a seguito dell’acquisizione da parte di Terna S.p.A. della intera rete elettrica ad alta tensione di RFI (con denominazione Rete S.r.l.), le relative informazioni sono state fornite con l’aggiornamento dei dati del 2019. Per le sottostazioni elettriche (SSE) di RFI, invece, così come per le linee MT di servizio alle stazioni ferroviarie, non sono pervenute informazioni aggiornate negli ultimi anni. Si evidenzia che in riferimento ad alcuni nuovi Comuni entrati a far parte della regione Emilia Romagna (Provincia di Rimini) nel corso del 2021, non si hanno ancora informazioni aggiornate sulla consistenza di linee e impianti nei territori corrispondenti.
Si rileva che, a causa del ritardo nell’emanazione del decreto attuativo del Ministero dell’Ambiente necessario a rendere operativo il catasto elettromagnetico Nazionale relativo agli elettrodotti, si è ancora in attesa, in particolare, che venga stabilito il flusso di informazioni dal catasto nazionale ai singoli catasti regionali e si derimano alcune criticità rilevanti legate alla riservatezza di dati ritenuti sensibili per la sicurezza nazionale; pertanto gli aggiornamenti risultano a volte difficoltosi.