In tabella 1 si riportano le medie geometriche annuali, per stazione, della clorofilla “a” (µg/l o mg/m3) e lo stato di qualità dei corpi idrici per l’Elemento di Qualità Biologica (EQB) Fitoplancton (Dec. 2018/229/UE), con i criteri di classificazione suggeriti nelle linee guida di ISPRA. Prendendo in considerazione il valore di 5 µg/l di clorofilla quale limite per uno stato "buono/sufficiente", nel 2024, lo stato è “sufficiente” sia per il corpo idrico CD1 che per CD2. La zona settentrionale della costa (CD1) mostra i valori più elevati, a causa di una maggior influenza degli apporti di nutrienti generati nel bacino padano, che favoriscono e alimentano questa condizione di eutrofia.
In figura 1 si riportano i valori medi/anno (come media geometrica) della clorofilla "a", nelle stazioni a 0,5 e 3 km dalla costa, relativi al 2024. Tali valori mostrano, generalmente, un andamento decrescente nelle stazioni da nord verso sud e da costa verso il largo.
Nel 2024, l'andamento medio stagionale (figura 2) evidenzia come in inverno si sono registrate concentrazioni medie superiori ai 16 µg/l nel tratto di costa tra Lido Adriano e Cesenatico, mentre a sud i valori sono scesi fino a 6 µg/l. In primavera si sono registrati valori medi di clorofilla inferiori a 11 µg/l lungo tutto il tratto di costa emiliano romagnolo. In estate le medie stagionali più alte, concentrazioni intorno a 9 µg/l, si sono avute nel tratto di costa settentrionale tra Lido di Volano e Porto Garibaldi, mentre a sud si registravano concentrazioni di clorofilla intorno a 2 e 3 µg/l, sia al largo che sotto costa. In autunno si sono riscontrati valori medi intorno ai 20 µg/l lungo tutta la costa, con valori intorno ai 30µg/l nei tratti tra Marina di Ravenna e Lido Adriano e tra Cesenatico e Bellaria.
