In tabella 1 si riportano le medie geometriche annuali per stazione della clorofilla “a” (µg/l o mg/m3) e lo stato di qualità dei corpi idrici per l’Elemento di Qualità Biologica (EQB) Fitoplancton (Dec. 2018/229/UE), con i criteri di classificazione suggeriti nelle linee guida di ISPRA. Prendendo in considerazione il valore di 5 µg/l di clorofilla quale limite per uno stato "buono/sufficiente", nel 2023, lo stato è “sufficiente” per il corpo idrico CD1 e "buono" CD2. La zona settentrionale della costa (CD1) mostra i valori più elevati, a causa di una maggior influenza degli apporti di nutrienti generati nel bacino padano, che favoriscono e alimentano questa condizione di eutrofia.
In figura 1 si riportano i valori medi/anno (come media geometrica) della clorofilla "a", nelle stazioni a 0,5 e 3 km dalla costa, relativi al 2023. Tali valori mostrano, generalmente, un andamento decrescente nelle stazioni da nord verso sud e da costa verso il largo.
L'andamento medio stagionale, nel 2023 (figura 2), evidenzia come in primavera si riscontrano valori superiori ai 14 µg/l, in particolare tra Lido di Volano e Cesenatico. In estate, le concentrazioni maggiori di clorofilla "a", intorno a 11 µg/l, si hanno nel tratto di costa settentrionale, tra Lido di Volano e Porto Garibaldi, mentre al largo si attesta una condizione di oligotrofia, con concentrazioni di clorofilla che arrivano a 3 µg/l, a nord, e sotto 1 µg/l, a sud. In autunno i valori di clorofilla scendono sotto i 4 µg/l lungo tutto il tratto di costa emiliano romagnolo.