Emilia-Romagna
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Concentrazione di attività di radon indoor
Commento


La campagna nazionale radon nelle abitazioni, condotta anche nella regione Emilia-Romagna, ha evidenziato una concentrazione (43 Bq/m3) medio/bassa rispetto alla media nazionale (70 Bq/m3). Tali valori sono sostanzialmente confermati dalla successiva indagine regionale promossa nelle scuole materne e asili nido; in tale indagine le concentrazioni più elevate sono state rilevate nelle province di Modena, Reggio Emilia e Forlì-Cesena.
In Emilia-Romagna, al fine di progettare azioni atte all’individuazione delle zone a maggiore probabilità di alte concentrazioni di radon (mappatura radon), a partire dal 2001, un gruppo di lavoro interdisciplinare, coordinato dall’Assessorato sanità, ha proceduto a una “lettura integrata” dei dati disponibili attraverso elaborazioni geostatistiche sulle misure di radon indoor, nonché su altre matrici oggetto di indagini, ovvero acque di pozzo, rocce, attività degasanti. L’attività svolta ha evidenziato la necessità di possibili approfondimenti a livello regionale, condotti con una specifica indagine, che ha visto coinvolte abitazioni poste nella zona appenninica, in prossimità di emissioni spontanee di gas metano più significative e faglie affioranti attive, avviata nel 2009; i dati ottenuti non sono comparabili alle indagini precedenti, come peraltro era logico attendersi.