L'andamento dei consumi energetici regionali, nel periodo 2002-2021, mostra un trend di costante riduzione, fino al 2014. Una prima flessione importante si è registrata in corrispondenza del 2009 ed è stata causata dalla crisi economico-finanziaria mondiale. La curva dei consumi energetici regionali mostra poi un secondo importante minimo nel 2014 (-23%, 2014 vs 2002), in maggior parte dovuto ad un risparmio dei consumi domestici in conseguenza di un inverno mite. A tale decrescita segue un'inversione di tendenza a partire dal 2015, legata, in particolare, ai consumi energetici del settore industriale, che si conferma nei due anni successivi (+13%, 2017 vs 2014); i dati di consumo energetico relativi al 2020 vedono un netto decremento rispetto agli anni precedenti, dovuto in larga parte al lockdown del primo semestre 2020. Nel 2021 i consumi finali totali mostrano un rimbalzo positivo tenendosi comunque sulla media di consumo del periodo 2014-2019. I consumi finali elettrici in crescita costante (+5,17% 2021 vs 2012) rappresentano ancora, complessivamente, un quinto dei consumi finali totali e mostrano, nel 2021, una variazione positiva rispetto all’anno precedente (+7% 2021 vs 2020).
I dati relativi al consumo energetico coperto da fonti rinnovabili (FER) sono stati monitorati in modo sistematico, a partire dall’anno 2012, dal GSE. In Emilia-Romagna, l’incidenza delle FER sui consumi energetici è progressivamente aumentata; nel 2018 ha presentato una leggera flessione (-0,2% rispetto al 2017) dovuta ad un minore consumo di fonti rinnovabili rispetto all’anno precedente, mentre nel 2020, viene raggiunto il 12%. Tale contributo è superiore di tre punti, rispetto all’obiettivo fissato per la Regione Emilia-Romagna, al 2020, dal DM 15/3/2012 (Burden Sharing). Nel 2021, il contributo delle fonti rinnovabili sui consumi finali (11,4%) subisce un leggero calo: l’aumento dei consumi dovuto alla ripresa delle attività dopo il lock down del 2020, è stato superiore rispetto all’aumento delle FER.
Per quanto riguarda l’andamento della produzione lorda di energia elettrica, nel 2021, in Emilia-Romagna, si rileva un incremento del valore di circa il +18% rispetto al 2020, in controtendenza rispetto al calo rilevato nel 2020.
La dinamica del settore energetico è influenzata, oltre che dagli andamenti del mercato internazionale dei combustibili, anche dall’evoluzione dell’assetto normativo, con la liberalizzazione dei mercati energetici e l’introduzione di nuove forme di incentivazione della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
Negli ultimi anni si sta assistendo ad una significativa variazione del mix produttivo di energia elettrica, dovuto principalmente alla forte diffusione di impianti a fonti energetiche rinnovabili (FER, circa il 23% del totale)). Il contributo del settore termoelettrico resta comunque preponderante rispetto alle altre fonti, nel 2021 con maggiore incidenza rispetto agli anni precedenti (76,8%, nel 2021, vs 72,8, del 2020).
Fino al 2010, la principale fonte rinnovabile è stata quella idroelettrica, mentre, dal 2011, è diventato il fotovoltaico, grazie alla significativa e repentina crescita di tale tipologia di impianti. Nel 2021 le bioenergie sono state la principale fonte rinnovabile per la produzione di energia elettrica (46,39%), seguite dal fotovoltaico (37,37%), che registra un valore più che doppio rispetto all'idroelettrico (14,94%).
Nel 2021 si conferma un trend in crescita della produzione di energia dal settore eolico (+17%, 83 GWh nel 2020 vs 71,3 GWh nel 2020).
Si rileva, inoltre, un leggero aumento del valore di produzione da biomasse (+0,5%, 2.973 GWh del 2021 vs 2.958 GWh del 2020), una diminuzione della produzione da idroelettrico (-1%, 967 GWh del 2021 vs 957 del 2020) e, seppure lieve, da fotovoltaico (-0,3%, 2.394 GWh nel 2021, vs 2.401,6 GWh del 2020).