Il 2023 è risultato l’anno più caldo dal 1961 sia per le temperature medie che massime, e il secondo più caldo per le temperature minime, dopo il 2014.
L’anno è iniziato con temperature elevate nella stagione invernale, in media circa +1,8 °C sopra la norma climatica 1991-2020 per le minime e +1,4 °C per le temperature massime. In primavera sono state registrate temperature complessivamente nella norma: i valori elevati nella prima parte del mese di marzo sono stati compensati dalle temperature basse di maggio e dagli episodi di gelate tardive verificatisi tra fine marzo e inizio aprile. Con i mesi estivi le anomalie termiche della stagione riprendono a crescere, una media stagionale di +0,8 °C per le temperature minime e +1,4 °C per le massime. Le anomalie si sono mantenute su valori sempre positivi fine alla fine dell’anno e, in autunno, sono state ancora più intense di quelle estive, tanto che il 2023 va ricordato per l'autunno più caldo dal 1961, con una media regionale delle anomalie di temperatura massima pari a +3,1 °C, da attribuire principalmente alle alte temperature massime di ottobre. L’anno si è concluso con il dicembre più caldo dal 1961, in media +2,6 °C rispetto al clima di riferimento 1991-2020. Anche nel 2023, come nell’anno precedente, sono stati superati i 40 °C, più precisamente sono stati registrati 40,7 °C il 25 agosto, a Marzaglia (MO) e a Sant’Agata Bolognese (BO).
Dal punto di vista pluviometrico, il 2023 è stato nella norma, ma la distribuzione delle precipitazioni durante i mesi dell’anno ha mostrato un andamento molto altalenante, con l’alternarsi di periodi di abbondanza idrica e periodi di forte deficit. Stagionalmente, le precipitazioni sono state superiori alla norma durante l’inverno meteorologico (da dicembre 2022 a febbraio 2023), con una media di circa +33 mm oltre le attese climatiche. Anche in primavera (marzo-maggio) le precipitazioni sono state superiori alla norma, con una media regionale di circa +106 mm, valore attribuibile alle precipitazioni eccezionali di maggio, che hanno interessato in particolare le colline e i rilievi tra le province di Bologna, Forlì-Cesena e Ravenna. Maggio 2023 è stato infatti il mese più piovoso dal 1961 (+230% di anomalia media regionale mensile). Durante l’estate (giugno-agosto) la cumulata regionale delle precipitazioni è rimasta leggermente inferiore al valore climatico, con un andamento che è andato ad accentuarsi durante l’autunno, fino alla fine dell’anno.