Emilia-Romagna
Aria
Sintesi


Nel 2024, in Emilia-Romagna, i livelli misurati dalla rete regionale della qualità dell'aria continuano a mostrare, per tutti gli inquinanti, concentrazioni medie in linea o inferiori rispetto alla variabilità dell'ultimo quinquennio.
Per quanto riguarda il PM10, da più di un decennio non si registrano superamenti del valore limite annuale di PM10 (40 µg/m3) in nessuna stazione della regione e, nel 2024, i valori medi annui sono rimasti all’interno della variabilità dei cinque anni precedenti.
I mesi di gennaio e febbraio hanno presentato diversi episodi di superamenti protratti del valore limite giornaliero (50 μg/m3), dovuti a condizioni meteorologiche favorevoli all'aumento delle concentrazioni degli inquinanti. Superamenti sporadici hanno avuto luogo anche nella parte finale dell'anno, a ottobre, novembre e dicembre. Non sono mancati importanti episodi di trasporto di polveri sahariane, in particolare a cavallo fra i mesi di marzo e aprile e nella seconda parte di giugno.
Nel 2024, il valore limite giornaliero per il PM10 (50 μg/m3) è stato superato per oltre 35 giorni (numero massimo definito dalla norma) in 3 stazioni della Pianura Ovest e in 3 stazioni della Pianura Est delle 43 stazioni di misura della rete di monitoraggio regionale, con il massimo numero di superamenti registrato nella stazione di Modena - Giardini. Considerato che nel corso dell’anno hanno avuto luogo alcuni episodi di trasporto di polveri sahariane, è stata effettuata la valutazione di questi contributi al fine di procedere allo scorporo degli stessi, come consentito dalla normativa (art. 15 del DLgs n. 155 del 13 agosto 2010); ai fini della norma, quindi, nel 2024 tutte le stazioni della pianura est hanno rispettato il limite imposto e pertanto solamente 3 stazioni della Pianura Ovest non rientrano nei limiti di legge. Lo scorso anno (2023), ai fini della norma, per la prima volta il valore limite giornaliero è stato rispettato in tutte le stazioni della regione (era stato superato per oltre 35 giorni nel 2019 in 17 stazioni, nel 2020 in 25, nel 2021 in 11, nel 2022 in 12). 
La media annuale di PM2,5, nel 2024, è stata inferiore ovunque al valore limite della normativa (25 μg/m3), con valori in linea con i cinque anni precedenti.
Per quanto riguarda la media annuale di biossido di azoto (NO2), si osserva una diminuzione delle concentrazioni misurate.
Il valore limite annuale di 40 µg/m3 è stato rispettato in tutte le stazioni, come nel 2020 e 2022; nel 2021 e 2023 era stato superato in una stazione.
Inoltre, in nessuna stazione si è avuto il superamento del valore limite orario (200 µg/m3). 
Riguardo l’ozono, le concentrazioni rilevate e il numero di superamenti delle soglie continuano a non rispettare gli obiettivi previsti dalla legge.
In regione persistono ancora condizioni critiche per quanto riguarda questo inquinante, la cui presenza risulta ancora significativa in gran parte delle aree suburbane e rurali, in condizioni estive.  Diffuso è il superamento dell’obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana; tuttavia, circa la metà delle stazioni ha registrato un numero di superamenti consistentemente inferiore nel 2024, rispetto a quelli del 2023. Il 2024 è stato contraddistinto dalla generale mancanza di episodi acuti persistenti dovuto all’alternanza di temperature molto elevate con eventi temporaleschi in grado di evitare l'instaurarsi di durature condizioni favorevoli alla formazione di ozono. Questo ha determinato un minor numero di ore di superamento della soglia di informazione (180 μg/m3), con superamenti avvenuti pressoché totalmente nell’area occidentale della regione. I primi superamenti sono stati registrati ancora più avanti nell'anno, il 16 luglio. Una sola stazione, Castelluccio - Alto Reno Terme (BO), non ha fatto registrare alcun superamento dell’obiettivo a lungo termine per la salute umana.
I valori degli altri inquinanti (biossido di zolfo, benzene e monossido di carbonio) sono rimasti entro i limiti di legge in tutte le stazioni di rilevamento.



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