Gli episodi acuti, nell’estate 2023, risultano essere inferiori rispetto a quelli occorsi nel 2022. Sono, infatti, 12 le stazioni (su 34 che rilevano l’inquinante) che eccedono il valore di riferimento, per un totale di 83 ore. Anche per questo indicatore i primi superamenti sono stati registrati il 22 giugno, un mese dopo quanto avvenuto nel 2022, durante il quale il primo superamento era avvenuto il 20 maggio.
I primi superamenti sono avvenuti in corrispondenza del primo dei 4 episodi acuti di ozono verificatisi nel periodo estivo del 2023: il primo dal 22 al 27 giugno, il secondo dal 9 all’11 luglio, il terzo dal 23 al 25 agosto, il quarto attorno al 12 settembre. Durante questi episodi le concentrazioni di ozono sono state superiori anche a 200 μg/m3 (26 giugno a Parco Montecucco/Piacenza, il 10 luglio a Giardini Margherita/Bologna, entrambi per una sola ora), senza però mai raggiungere i 240 μg/m3(soglia di allarme che deve essere superata per almeno 3 ore consecutive).
Il mese di settembre ha visto superare la soglia di informazione solamente il giorno 12 in due stazioni localizzate nella parte occidentale della regione (Lugagnano e Castellarano).
NOME DELL'INDICATORE
Superamenti dei limiti orari per l’ozono (O3)DPSIR
SUNITÀ DI MISURA
N. superamentiFONTE
Arpae Emilia-RomagnaCOPERTURA SPAZIALE DATI
RegioneCOPERTURA TEMPORALE DATI
2001-2023LIVELLO DI DETTAGLIO GEOGRAFICO
RegioneAGGIORNAMENTO DATI
AnnualeRIFERIMENTI NORMATIVI
Dir 2008/50/CE
DLgs 155/2010 e ss. mm. ii.
AREE TEMATICHE INTERESSATE
L’indicatore descrive la variazione della concentrazione al suolo di ozono (O3).
L’ozono troposferico è un inquinante secondario prodotto per effetto delle radiazioni solari in presenza di inquinanti primari (prodotti dal traffico, dai processi di combustione, dai solventi delle vernici, dall'evaporazione di carburanti ecc.). Le più alte concentrazioni si rilevano, infatti, nei pomeriggi estivi.
Gli alti livelli di concentrazione di questo inquinante possono costituire un rischio per la salute umana, in special modo per alcuni gruppi particolarmente sensibili della popolazione. Sono state pertanto definite due soglie di concentrazione oraria: la prima, detta “di informazione”, di 180 μg/m3, oltre la quale vi è rischio per la salute umana per categorie di popolazione particolarmente sensibili, la seconda “di allarme”, di 240 μg/m3, superata la quale il rischio è corso dall’intera popolazione.
Viene presentata per ogni anno e per ciascuna tipologia di stazione (fondo urbano/suburbano, rurale) la distribuzione (mediana, massimo, minimo e percentili) del numero di giorni con il superamento della soglia di informazione (180 μg/m3) e vengono fornite indicazioni sull’eventuale superamento della soglia di allarme.
Valutare gli andamenti rilevati dei superamenti dei limiti normativi delle soglie di ozono nel corso degli ultimi anni.